- raised €11,00
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Campaign description
La prima Comunità, Sawmill, è situata alla cosiddetta “segheria”. L’attività della segheria si è conclusa 7 anni fa, esaurendo così ogni possibilità di occupazione per i membri di questa Comunità.
La seconda Comunità è situata invece a Omatako.
Sawmill: La gente di Sawmill abita a circa 26km da Mangetti Dune, dove sono situati il negozio di generi vari, la scuola (e l’ostello) più vicini, nonché l’ospedale. La gente deve quindi camminare per 52 KM , tra andata e ritorno, per comprare il cibo o recarsi all’ospedale o i bambini per andare a scuola. L’acqua non è un fortunatamente un problema a Sawmill, perché lì si trova un pozzo con una pompa a gasolio. La Comunità consiste di 8 famiglie (circa 35 persone).
Omatako: A causa dell’afflusso di allevatori di bestiame in Omatako (specie di etnia Damara ed Herero) i San, che abitano nella zona, hanno dovuto spostare le loro piantagioni, più lontano dal villaggio per proteggere i loro raccolti dal bestiame. Di conseguenza è stato realizzato dalla Chiesa Riformista Olandese un progetto per stabilire i loro campi coltivati a 18km da Omatako. Il problema è che il punto di raccolta dell’acqua più vicino alla piantagione è a 5 km. La piccola clinica di base, il negozio e la scuola (e l’ostello) più vicini si trovano ad Omatako, sempre a 18km di distanza.
Il progetto viene portato avanti in collaborazione con Herman Oosthuizen, Responsabile della Chiesa Riformista Olandese di Luhebu-North, che vive a Mangetti Dune. Tramite Herman, abbiamo individuato la persona che può realizzare in loco i due donkey cart, in Stefanus Josef, un meccanico di etnia San, che ha un’officina a Mangetti Dune (questa officina è il risultato di un progetto di sostegno imprenditoriale realizzato con fondi raccolti in Svizzera). Stefanus può progettare e costruire i carretti, avendo chiare le problematiche legate al loro utilizzo in un ambiente arido e inospitale come la zona di Mangetti. Coinvolgendo Stefanus nel nostro progetto possiamo anche contribuire a dare impulso alla sua officina.
Scintille ha già provveduto a far pervenire ad Herman il denaro necessario per la realizzazione del progetto.
28 Aprile 2008: Grande successo a Sawmill!
Fino a ieri sera ancora non sapevo se sarei riuscito ad avere in tempo il mio fuoristrada messo a punto da Andreas, il meccanico di Windhoek, per la lunga trasferta. Infatti, mentre il fuoristrada era nella sua officina, i ladri hanno pensato bene di entrarvi nottetempo e razziare in tutte le macchine lì presenti: per me vetro rotto e tutta l’attrezzatura scomparsa! Ma lavorando sodo Andreas è riuscito a risolvere tutto giusto in tempo per ridarmi il fidato ISUZU il venerdì notte.
Quindi eccomi qua, con l’alba che arriva mentre con attenzione cerco di evitare facoceri e kudu che sembra amino attraversare la strada proprio quando gli sei di fianco.
Finalmente nel pomeriggio arrivo a Mangetti Dune, dove Herman, il locale reverendo della Reformed Dutch Church (DRC) mi accoglie con uno dei suoi formidabili abbracci: quasi sollevandomi da terra e lasciandomi senza fiato. E’ lui che ha coordinato qui il progetto di Scintille per la creazione di una officina meccanica nel villaggio per la costruzione di donkey cart. Noi abbiamo semplicemente ‘ordinato’ i primi due esemplari, dando modo così a Stephanus, il meccanico, di coronare il suo sogno imprenditoriale di avere una sua officina, partendo già con una ‘cospicua commessa ’.
I preparativi per la consegna
Con Herman e Elna, sua moglie, organizziamo la giornata di domani: per prima cosa visita alla officina di Staphanus, che ovviamente vuole conoscere il responsabile di Scintille, dove preleveremo il primo donkey cart e lo porteremo al villaggio di Sawmill, dove la comunità locale ed il suo capo (headmen) ci aspettano per ricevere un così prezioso dono.
Presi tutti gli accordi e salutati Herman ed Elna, corro da Melitta, la dottoressa di Mangetti, che come sempre mi accoglie come se non ci vedessimo dalla sera prima. La cena è quasi pronta sul tavolo piazzato nel giardino di fronte ad uno stupendo tramonto: ovviamente apparecchiato anche per me. Non resisto alla voglia di andare a salutare i bimbi dell’orfanotrofio. Melitta mi dice di fare presto, perché la bistecca di kudu fredda ‘fa proprio schifo’: ma il sorriso che le si accende in volto quando parlo dei ‘suoi’ bimbi mi fa già capire che perdonerà il mio sicuro ritardo. I bimbi di Casa Angelo, l’ orfanotrofio, sono nel pieno della doccia serale, e partecipo alle ‘attività’ in mezzo ai loro giochi ed urla. La loro serenità, accoglienza e gioia di vivere mi stupisce ogni volta che sono con loro.
Tornato da Melitta per la cena, le consegno lo scatolone pieno di vestiti raccolti in Italia grazie al contributo dei tanti amici di Scintille: lei sa sicuramente come impiegarli al meglio, evitando semplici ‘donazioni’ che rischierebbero di trasformare questa parte d’Africa in un paese di accattoni.
Arriva il grande giorno!
Inutile dire che l’ingresso nel villaggio con il donkey cart è stato trionfale, con tutti i bambini che correvano a destra e sinistra ed i più grandi che si sono raccolti attorno a noi per stringerci la mano. L’headmen della comunità, Bimbi, ha ringraziato ufficialmente Scintille per l’aiuto prezioso ricevuto. Certo anche per lui questo mezzo di trasporto sarà utile: ha perso una gamba saltando su una mina nel Caprivi dopo la guerra ed oggi ha un arto artificiale con il quale non è semplice muoversi sulla sabbia. Mentre il tramonto sta arrivando ci raccogliamo tutti attorno al donkey cart per le foto di rito e gli ultimi abbracci.
Arriva il grande giorno!
Inutile dire che l’ingresso nel villaggio con il donkey cart è stato trionfale, con tutti i bambini che correvano a destra e sinistra ed i più grandi che si sono raccolti attorno a noi per stringerci la mano. L’headmen della comunità, Bimbi, ha ringraziato ufficialmente Scintille per l’aiuto prezioso ricevuto. Certo anche per lui questo mezzo di trasporto sarà utile: ha perso una gamba saltando su una mina nel Caprivi dopo la guerra ed oggi ha un arto artificiale con il quale non è semplice muoversi sulla sabbia. Mentre il tramonto sta arrivando ci raccogliamo tutti attorno al donkey cart per le foto di rito e gli ultimi abbracci.
Aggiornamento - Donkey Cart a Omatako 22-24 Agosto 2008
Ad attenderci, insieme a Hermann e la moglie Elna, vi era il villaggio al completo e la cerimonia di consegna è stata molto emozionante. Matthias, il capo locale, ha ringraziato Scintille a nome della sua gente, spiegando come l’utilizzo del donkey cart sarà fondamentale per lo sviluppo del progetto che prevede lo spostamento delle proprie coltivazioni a circa 18 km dal villaggio. Ciò a seguito dei problemi sorti con gli allevatori locali ed il loro bestiame che periodicamente distrugge i raccolti vicino al villaggio. Fino a ieri tutto veniva trasportato da e per i campi manualmente: da oggi c’è un mezzo in più con cui questa comunità possa coronare il proprio sogno.